COMMISSION #3
IUNO COMISSION è un invito a un’artista di base o di passaggio a Roma a realizzare un’opera che dia un’immagine a Iuno, a partire da una riflessione sulla figura insieme ctonia e celeste di Giunone. L’opera diventa la copertina del sito web nel tempo che passa tra solstizio ed equinozio, e a volte si espande nella sede di IUNO in forma di installazione o performance.
Per il solstizio d’estate IUNO ha invitato Francesca Cornacchini (Roma, 1991) la cui ricerca si muove tra i meandri del tecnopessimismo e del suo rapporto con il progresso scientifico, economico e politico. Francesca Cornacchini analizza fenomeni storici, antropologici, dottrine filosofiche e sistemi biologici ricorrendo costantemente all’estetica underground.
Per IUNO l’artista ha realizzato Giunone Caprotina (2022), un reperto archeologico frutto di un paradosso temporale, l’attributo di una divinità pagana trasfigurata. Su una mensola poggia un accessorio che fu della dea romana: due grandi corna di capra innestate su un cappello con visiera a becco. Elementi provenienti da epoche e contesti diversi si fondono, associati secondo un principio che richiama quello dell’Eterno Ritorno o, meglio, che suggerisce l’esistenza di un’invariabilità archetipica. Indossato il nuovo copricapo, Giunone si trasforma nella sacerdotessa di un rito profano che danza al ritmo sincopato della musica di un rave.
Paganesimo e cultura underground, temi ricorrenti nella produzione di Francesca Cornacchini, possono così leggersi come mondi dotati della medesima carica eversiva, alternative coerenti alle culture dominanti, sia in ambito religioso che sociale.
Francesca Cornacchini (Roma, 1991) vive e lavora a Roma.
Dopo il triennio in scenografia e biennio in scultura presso la RUFA- Rome University of Fine Arts, nel 2018 vince il RUFA CONTEST con il lavoro THE CODE#01 e contestualmente il premio REF - Roma Europa Festival presentandolo presso MACRO La Pelanda (Roma). Nello stesso anno entra a far parte dell’artist-run space Spazio In Situ. Le sue opere sono state esposte in diversi spazi istituzionali ed indipendenti tra cui: GAM – Galleria d’Arte Moderna (Roma), Una Vetrina (Roma), Galleria Alessandra Bonomo (Roma), OFF1C1NA (Roma), Shazar Gallery (Napoli), Temple University Gallery(Roma), Spazio In Situ (Roma), TILT (Losanna, CH), Pastificio Cerere (Roma), ARTVERONA 2021, presso la sezione LAB1.
Francesca Cornacchini, Giunone Caprotina, 2022
Installazione
Cappello Beta, corna di capra, scotch, american tape, plexiglas, staffe metalliche, bulloni
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For the summer solstice, IUNO has invited Francesca Cornacchini (Roma, 1991) whose research moves between the convolutions of technopessimism and its relationship with scientific, economic, and political progress. Francesca Cornacchini analyzes historical and anthropological phenomena, philosophical doctrines, and biological systems by constantly resorting to underground aesthetics.
For IUNO the artist has created Giunone Caprotina (2022) an archaeological find resulting from a temporal paradox, the attribute of a transfigured pagan divinity. On a shelf rests an accessory that belonged to the Roman goddess: two large goat horns grafted onto a hat with a peaked brim. Elements from different eras and contexts merge, associated according to a principle that recalls the Eternal Return or, better, that suggests the existence of an archetypal invariability. Wearing the new headdress, Juno transforms herself into the priestess of a profane rite, dancing to the syncopated rhythm of rave music.
Paganism and underground culture, recurring themes in Francesca Cornacchini's work, can thus be read as worlds endowed with the same subversive charge, coherent alternatives to the dominant culture both in religious and social spheres.
Francesca Cornacchini (Roma, 1991) lives and works in Rome. After studying set design and sculpture at RUFA-Rome University of Fine Arts, in 2018 she won the RUFA CONTEST with the work THE CODE#01 as well as the REF-Roma Europa Festival presented in MACRO La Pelanda (Rome). In the same year, she became part of the artist-run space Spazio In Situ. Her works have been exhibited in both institutional and independent spaces including: GAM – Galleria d’Arte Moderna (Rome), Una Vetrina (Rome), Galleria Alessandra Bonomo (Rome), OFF1C1NA (Rome), Shazar Gallery (Naples), Temple University Gallery (Rome), Spazio In Situ (Rome), TILT (Lausanne), Pastificio Cerere (Rome), ARTVERONA 2021, part of the section LAB1.
Francesca Cornacchini, Giunone Caprotina, 2022
Installation
Beta cap, goat horns, duct tape, masking tape, Plexiglas, metal brackets, bolts