COMMISSION #6

IUNO COMMISSION è un invito a un’artista di base o di passaggio a Roma a realizzare un’opera che dia un’immagine a Iuno, a partire da una riflessione sulla figura insieme ctonia e celeste di Giunone. L’opera diventa la copertina del sito web nel tempo che passa tra solstizio ed equinozio, e a volte si espande nella sede di IUNO in forma di installazione o performance.

La Iuno di Sara Basta è una forma organica dai contorni evanescenti, un’immagine fortuita apparsa miracolosamente. 
Posta su un fazzoletto ricamato, al pari di una sindone, sembra prodotta dall’adesione di un corpo a un tessuto che ne assorbe gli umori e ne restituisce sembianze e sacralità.  
L’estrema semplificazione dell’immagine, ridotta a una sequenza di tratti curvilinei, ne permette una lettura sia in chiave figurativa che aniconica, e una sua contestualizzazione tanto nell’ambito della rappresentazione quanto in quello, più materiale, della testimonianza di vita. 
Il colore grigio, traccia una sorta di orografia rovesciata, che ricorda la conformazione di un seno animale, come quello di una lupa, o un’iconografia pagana propiziatoria come quella dell’Artemide Efesia, vestita di mammelle. 
Quasi a conferma della suggestione, le quattro linee curve tracciate con il pennello si prolungano in colature perpendicolari, leggermente più chiare, simili al residuo di una sostanza lattiginosa analoga al nutrimento materno.   
Il ricorso a una pittura liquida, mista a terriccio raccolto dall’artista in prossimità di un corso d’acqua, rimarca ulteriormente il legame con l’elemento naturale e, più nello specifico, con quello acquatico.  
Nella recente ricerca artistica di Sara Basta, in effetti, l’acqua non è solo materia incorporata nell’opera, ma è anche modello di riferimento per una pratica di cura fondata sulla compartecipazione e l’interconnessione, tra esseri umani e specie differenti. 
Ispirata dal pensiero idrofemminista di Astrida Neimanis, la Iuno di Sara Basta si propone dunque come una sorta di manifesto che formula e auspica idee, spazi e saperi condivisi.   

Mercoledì 31 Maggio 2023 
Reading group performativo sull'idea di fertilità e acqua, tenuto da Sara Basta nell’ambito del Festival des Cabanes di Villa Medici 
www.villamedici.it 

Sara Basta, vive e lavora a Roma.
Le sue opere nascono da ricerche collettive e dalla creazione di piccole comunità temporanee tra persone che condividono narrazioni e dialogano attraverso un fare comune. È docente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, dove insegna nel biennio di arte per la terapia e con cui ha realizzato diversi workshop. Tra i progetti collettivi: Moto perpetuo combinatorio, a cura di Latitudo Art Project, prodotto per il progetto Europeo Magic Carpets, Roma (2020). Le maschere dei vivi per i morti, a cura dell’associazione Tenuta dello Scompiglio (2019). Con “Abito lo Spazio” progetto itinerante realizzato tra il 2016 e il 2019 ha preso parte a "School in Tandem", a cura del dipartimento educativo di Manifesta12, Palermo. Con Sabatina Leccia ha partecipato al Festival “Arts en Espace Public”, a cura di Art – Exprime, sviluppando un progetto con gli abitanti di un condominio di Parigi (2016). Tra le ultime mostre: “Il Giardino Libernautico” a cura di Elena Bellantoni in collaborazione con Benedetta Monti e Niccolò Giacomazzi, Fondazione Baruchello di Roma; “La Prima Madre”, a cura di Cecilia Canziani e Costanza Meli, Fondazione Pastificio Cerere, Roma (2022). “Magic Carpets Landed”, a cura di Benedetta Carpi De Resmini, Picture Gallery di Kaunas, Lituania; “Babies are Knoking”, a cura di Veronica He, Pia Lauro e Chiara Vigliotti, Studio Stefania Miscetti, Roma; “Seminaria Sogniterra”, Festival di arte ambientale, a cura di Marianna Fazzi e Isabella Indolfi, Maranola (FR) (2021).

Sara Basta, Iuno Tellus, terra e tempera su tessuto, 2023, 40 x 40 cm 

Testo di Giulia Gaibisso

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IUNO COMMISSION is an invitation to an artist, permanently or temporarily based in Rome, to develop a work for IUNO, stemming from a reflection on the chthonic and celestial figure of Juno. In the time between solstice and equinox, the work is published on our homepage, occasionally expanding in the form of an installation or a performance in our space.

Sara Basta's Iuno is an organic form with evanescent contours, a fortuitous image that miraculously appeared on an embroidered handkerchief.
Like a shroud, it seems to have been produced by the adhesion of a body to a fabric that absorbs its moods and restores its features and sacredness.   
The extreme reduction of the image to a sequence of curved lines, allows it to be viewed both figuratively and aniconically, and to be contextualized as much in the realm of representation as in the material realm of life experience.
The gray color, traces a kind of upside-down orography, reminiscent of the conformation of an animal breast, such as that of a she-wolf, or of a propitiatory pagan iconography such as that of the Artemis Ephesia, clothed in udders.
Almost confirming the allusion, the four curved lines drawn with the brush are extended in slightly paler vertical streams, resembling the residue of a milky substance comparable to maternal nourishment.    
The use of liquid paint, blended with soil collected by the artist in proximity to a river, further emphasizes the relationship with nature and, more specifically, with the element of water.   
As a matter of fact, in Sara Basta's recent artistic research, water is not only matter incorporated in to the work, but is also a reference for a practice of care based on co-participation and interconnection, between human beings and different species.  
Inspired by Astrida Neimanis’ idea of hydrofeminism, Sara Basta's Iuno presents itself as a kind of manifesto that formulates and aspires for shared ideas, spaces and knowledge. 

Wednesday May 31
Performative reading group on the idea of fertility and water, developed by Sara Basta in the frame of Festival des Cabanes, Villa Medici 
www.villamedici.it 

Sara Basta lives and works in Rome.
Her works stem from collective research and from moments spent within small and temporary communities composed of people who share narratives and dialogue through a communal making. She is lecturer at the Academy of Fine Arts in Rome, where she teaches on the MA Art for Therapy, in the frame of which she developed several workshops.
Collective projects include: “Moto perpetuo combinatorio”, curated by Latitudo Art Project, produced for the European project Magic Carpets, Rome (2020). “Le maschere dei vivi per i morti”, curated by the Tenuta dello Scompiglio association (2019). With "Abito lo Spazio", itinerant project realized between 2016 and 2019, she took part in "School in Tandem", curated by the educational department of Manifesta12, Palermo. With Sabatina Leccia she participated in the Festival "Arts en Espace Public" curated by Art - Exprime, developing a project with the inhabitants of an apartment building in Paris (2016). Recent exhibitions include “Il Giardino Libernautico” curated by Elena Bellantoni in collaboration with Benedetta Monti and Niccolò Giacomazzi, Fondazione Baruchello, Rome; “La Prima Madre”, curated by Cecilia Canziani and Costanza Meli, Fondazione Pastificio Cerere, Rome (2022). “Magic Carpets Landed”, curated by Benedetta Carpi De Resmini, Picture Gallery, Kaunas, Lithuania; “Babies are Knoking”, curated by Veronica He, Pia Lauro and Chiara Vigliotti, Studio Stefania Miscetti, Rome; “Seminaria Sogniterra”, Festival of Environmental Art, curated by Marianna Fazzi and Isabella Indolfi, Maranola (FR) (2021). 

Sara Basta, Iuno Tellus, soil and tempera on fabric, 2023, 40 x 40 cm 

Text by Giulia Gaibisso